CASA UNIFAMILIARE AD EMISSIONI QUASI ZERO
Volumi semplici, coperti da un tetto con un’elevata pendenza, quasi a ricordare le montagne retrostanti, sono alla base dell’idea architettonica per questa casa unifamiliare ad emissioni quasi zero.
Essi racchiudono le differenti funzioni abitative per una famiglia di 4 persone. La casa su due piani ha una spina distributiva, la scala, margine su cui poggiano tutti gli ambienti che si sviluppano con diverse profondità, pensati e dimensionati razionalizzando gli spazi, ma cercando di dare origine ad ambienti luminosi e confortevoli.
Le ampie vetrate della zona giorno permettono un’illuminazione naturale e creano un rapporto diretto tra interno ed esterno; le stesse sono protette da una pergola bioclimatica, posizionata a sud, che dà vita ad un ampio spazio esterno a naturale estensione delle funzioni interne.
Molti gli arredi su disegno per personalizzare gli ambienti; dall’ingresso secondario un armadio lineare diventa un tutt’uno con la cucina, disegnando una parete attrezzata che si trasforma da semplice guardaroba, a dispensa, fino a divenire cucina attrezzata, cuore della casa.
Le camere da letto, poste al piano superiore, godono di un soffitto a vista, infatti la copertura in legno è visibile dall’interno e si caratterizza per la sua particolare struttura in legno lamellare a portale, senza la presenza di trave di colmo.
La scelta dei materiali di costruzione e di finitura è stata attentamente valutata per ottenere un edificio che sia al contempo esteticamente gradevole e ottimale dal punto di vista delle prestazioni energetiche.
L’edificio è stato progettato secondo i principi di una costruzione NZEB (Nearly Zero Energy Building), ovvero per essere un edificio ad altissima prestazione energetica, con un fabbisogno energetico molto basso coperto in misura significativa da energia da fonti rinnovabili prodotta in parte in loco.
Si è partiti da una progettazione architettonica in linea con i criteri dell’architettura bioclimatica, cercando di soddisfare i requisiti di comfort con un controllo passivo del microclima, minimizzando l’uso di impianti meccanici attraverso l’efficienza degli scambi energetici tra edificio e ambiente naturale circostante. L’edificio risulta essere compatto e orientato in modo da ottimizzare l'influenza del Sole; l'involucro (pareti, solai ed infissi) molto isolato ed ombreggiato, per evitare rispettivamente dispersioni di calore e surriscaldamento, permette l’accumulo termico, legato alla massa termica dell’edificio e la conservazione del comfort interno, raggiungibile tramite un elevato e accurato isolamento e ad una corretta tenuta all’aria dello stesso.
La progettazione architettonica è stata da subito integrata con la progettazione degli impianti:
l’impianto di riscaldamento sfrutta un generatore in pompa di calore ad aria ad altissima efficienza che alimenta un impianto a pavimento radiante con bassa temperatura di mandata e che permette la regolazione di temperatura per singolo ambiente.
Al fine di ridurre le perdite di calore dovute al ricambio di aria, è stato previsto all’interno dello stabile un impianto di ventilazione meccanica controllato con un recuperatore di calore.
Il recuperatore installato ad alta efficienza consente il recupero di oltre l’80% del calore dell’aria uscente, che viene utilizzato per riscaldare l’aria in ingresso.
L’impianto di raffrescamento è alimentato dalla stessa pompa di calore utilizzata per il riscaldamento, la quale permette di invertire il ciclo frigorifero e funzionare come chiller.
L’installazione di un impianto fotovoltaico da circa 4 kW sulla falda a sud dello stabile soddisfa in parte il fabbisogno di energia.
I consumi energetici sono monitorati costantemente da un sistema domotico che permette di gestire e monitorare i fabbisogni ed i consumi dell’edificio.
FOTO DI SHARE STUDIO
- committente: privato
- localizzazione: Rivarolo Canavese (TO)
- incarico: progetto architettonico preliminare, definitivo ed esecutivo, direzione lavori, coordinamento sicurezza
- superficie: 150 mq
- cronologia: 2017-2018 lavori conclusi
- progetto: Architetto Silvia Donetti, Architetto Alessia Fenoglio, Architetto Anna Maria Donetti