NELL’EX-OSPEDALE S. ANDREA A VERCELLI
L’evoluzione del complesso edilizio, che si snoda tra il XIII ed il XX secolo, restituisce un’area sostanzialmente frammentata e non integrata nel tessuto urbano, caratterizzata come un blocco compatto, che al suo interno contiene varietà di soluzioni formali, strutturali e decorative, tipologie di porticati differenti per scala e dimensione. La sequenza dei porticati e delle logge degli edifici esistenti determina, nel progetto, la scansione dei ritmi del piazzale a giardino pubblico e delle strutture dei nuovi edifici: percorso coperto, aule didattiche, aula magna.
L’intervento di restauro del padiglione 18 è improntato sul concetto di aggiungere senza sottrarre: conservando completamente ogni traccia delle antiche strutture che si addossavano al volume rimasto, esso diventerà il fulcro del nuovo sistema di aule e sala convegni, piazza aperta e ingresso monumentale per gli usi pubblici del complesso. La linea immaginaria che determina il percorso coperto si deforma nel perimetro delle nuove aule, si giustappone alla facciata esistente del padiglione 18, si interrompe, ricompare all'interno dell’aula magna e si conclude nella nuova recinzione. Le nuove strutture si accostano all'esistente senza che si determini una fusione o una stretta connessione con l’edificio storico: le nuove aule si presentano come delle scatole inserite dietro ad un foglio applicato sulla nuova manica e sul corpo esistente; l’aula magna come un volume che si sviluppa secondo una direzione prevalente e stabilisce nella direzione ortogonale un contatto visivo tra interno ed esterno, realizzato sia dalle ampie superfici vetrate, che dal terrazzino che dal foyer si affaccia direttamente sul viale Garibaldi.
L’intervento di restauro del padiglione 18 è improntato sul concetto di aggiungere senza sottrarre: conservando completamente ogni traccia delle antiche strutture che si addossavano al volume rimasto, esso diventerà il fulcro del nuovo sistema di aule e sala convegni, piazza aperta e ingresso monumentale per gli usi pubblici del complesso. La linea immaginaria che determina il percorso coperto si deforma nel perimetro delle nuove aule, si giustappone alla facciata esistente del padiglione 18, si interrompe, ricompare all'interno dell’aula magna e si conclude nella nuova recinzione. Le nuove strutture si accostano all'esistente senza che si determini una fusione o una stretta connessione con l’edificio storico: le nuove aule si presentano come delle scatole inserite dietro ad un foglio applicato sulla nuova manica e sul corpo esistente; l’aula magna come un volume che si sviluppa secondo una direzione prevalente e stabilisce nella direzione ortogonale un contatto visivo tra interno ed esterno, realizzato sia dalle ampie superfici vetrate, che dal terrazzino che dal foyer si affaccia direttamente sul viale Garibaldi.
- ente banditore: Comune di Vercelli
- concorso di progettazione
- esito: primo premio ex-aequo
- cronologia: 2007
- progetto: Architetto Laura Ceccarelli con AREA PROGETTI srl, una2 architetti associati, Arch. David Palterer, Arch. Andrea Michelini, Metec&Saggese Engineering srl